I campi di concentramento in cui ci mettono tutti

Quando si arriva ad asserragliarsi in un posto trattenendo un ostaggio i casi sono due: o si è appena fatta una rapina e si chiedono le solite cose che abbiamo visto decine di volte nei film americani -tipo un elicottero entro dieci minuti e la pista di decollo libera dai poliziotti-, oppure quel posto è un posto di merda nel quale non si riesce a resistere un minuto di più e da cui non si sa come andar via.
Ebbene, nel caso di specie mi pare chiaro che ci troviamo di fronte alla seconda ipotesi: con l'unico particolare che "posto di merda" è un eufemismo, visto che in Italia i CIE assomigliano in tutto e per tutto a dei campi di concentramento nei quali gli esseri umani vengono trattati peggio degli animali.
Ora, la domanda è: secondo voi il fatto che nel nostro paese esistano posti del genere costituisce una semplice -si fa per dire- violazione dei diritti umani di un numero ristretto di individui, o piuttosto rappresenta un vulnus allo stato di diritto, e quindi finisce per incidere -in un modo o nell'altro- anche sulla libertà degli altri?
In altri termini: la questione è vergognarsi per quello che succede ad alcuni, o preoccuparsi -e parecchio- per quello che stanno facendo a tutti?

Questo post è stato pubblicato il 07 marzo 2012 in ,,. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. o se vuoi lasciare un commnento.

6 Responses to “I campi di concentramento in cui ci mettono tutti”

  1. Quello che succede da anni nei CPT->CIE è una vergogna di tutto il paese. Amnesty, Human Rights Watch, Medici senza frontiere sono solo le tre più famose associazioni che denunciano da sempre non solo le condizioni detentive ma anche l'abuso giuridico che in questi lager - hai usato laparola giusta! - si possa essere detenuti per diciotto mesi senza essere accusati di alcun reato! O meglio: solo per essere senza documenti.
    Vorrei approfittarne per ricordare chi è stato l'estensore della legge che per prima istituì i CPT in Italia: assieme a Livia Turco, la legge porta la firma dell'attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

    Scialuppe

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  2. hai ragione

    ma penso che per la gran parte degli italiani, la faccenda riguardi delle persone sostanzialmente ritenute altri

    non è piacevole, ma temo che sia così

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  3. si ok ma cerca di fare una proposta perchè la questione dell'immigrazione anche se non risolta venga comunque migliorata; non penso che gli estensori della legge fossero dei sadici tiranni.

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  4. Convidido in parte il post, in quanto non ho ancora visto evidenza che i CIE siano cosi` simili a campi di concentramento.
    Vorrei segnalare all` autore che esistono dei posti peggiori in Italia, come alcuni ospedali psichiatrici dove gli esseri umani possono essere rinchiusi (pur non avendo violato alcuna legge) e drogati.

    Gigi

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  5. Hai ragione ma...
    Hai una proposta migliore per ridurre il sovraffollamento nei CIE?

    Hai una persona senza documenti [anzi forse non è nemmeno registrato all'anagrafe del suo paese...] e ovviamente non sai chi è e devi accertarne l'identità... devi scoprire se è un criminale [e in qual caso lo devi riconsegnare al paese d'origine], se è un rifugiato politico a cui devi dare assistenza, se può usufruire del ricongiungimento familiare...
    Ora moltiplicalo per 100 persone al giorno.
    Non mi stupisce che i CIE siano sovraffollati.

    Da quel che so [ma potrei sbagliarmi] nè la Spagna nè Malta nè la Grecia li accolgono,credo facciano invertire la rotta prima che entrino in acque nazionali, noi almeno studiamo la loro pratica.

    quindi, proposte?

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