Archive for giugno 2007

Miracoli automobilistici (Scrivi, Metilparaben ti risponde)

37 Commenti »

Mentre sto guidando verso casa il mio amico Alessandro mi telefona e mi dice che mi ha appena inviato una notizia via mail: «Appena arrivi a casa leggila», mi fa, «devi assolutamente scriverci un post!»
Quando controllo la posta, tuttavia, mi rendo conto che non sarei capace, neanche impegnandomi al massimo, di commentare il fatto meglio di quanto non abbia già fatto lui stesso segnalandomelo; così, risparmiando tempo e fatica, vi giro le direttamente le sue considerazioni così come le ho ricevute.

Da Repubblica del 29-06, pag 16:
KUBICA SALVO DOPO LO SCHIANTO, UN MIRACOLO DI WOJTYLA
Robert Kubica, 22 anni, pilota polacco che corre con il nome di Giovanni Paolo II stampato sul casco, non se la sente di giudicare. La chiesa invece vuole approfondire e ha inserito questo terribile incidente, il più spaventoso da dieci anni a questa parte in Formula 1 (ndr: non è vero per niente, te lo dice uno che guarda tutte le corse), nel dossier sul processo di beatificazione di Giovanni Paolo II (...) la Chiesa pensa che dietro a questo fortunato epilogo ci possa essere la protezione divina del santo padre e ha dato incarico a Oder Slawomir, prete polacco, postulatore della causa di beatificazione per conto del Vicariato di Roma, di raccogliere documenti e testimonianze sull'accaduto (...)

Mi vengono in mente un po' di cose:
  1. Il papa intercede per Kubica perchè è polacco e perchè c'ha il nome sul casco: invece per Senna, che pur essendo cattolico era stato così fregnone da non scriversi il nome del papa sul casco, non ha ritenuto di intercedere. Insomma: non mi hai scritto il nome sulla capoccia? Puoi pure andare alla malora, cazzi tuoi.
  2. Piu' in generale, il buon Dio salva il giovane miliardario famoso e lascia schiattare gli altri. Leggo da Wikipedia:" Le ferite da incidenti di traffico uccidono quasi 350 persone al giorno, o più di 127.000 ogni anno nella regione europea monitorata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità". Anche qui, cazzi loro.
La mail di Alessandro, per la verità, comprendeva anche un punto 3), che però evito di riportare, ritenendolo più adatto a una conversazione tra amici che alla pubblicazione su un blog: mentre vi invito a immaginarne il contenuto, tuttavia, confermo ad Alessandro che anche su quel punto sono perfettamente d'accordo con lui.

Indotta concezione

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Giuseppe Longo commenta su Avvenire il lancio sul mercato del nuovo iPhone:

«Nella nostra multicolore e affaccendata civiltà delle macchine l'offerta tecnologica supera largamente la domanda, creando bisogni, e soddisfacendoli, prim'ancora che vengano percepiti. Quando però il bisogno è stato suscitato non si torna indietro: chi potrebbe vivere oggi senza cellulare? Eppure i nostri padri non l'avevano, non ne sentivano il bisogno, anzi non lo concepivano neppure».
Non fa una piega: se i nostri padri non ne avevano bisogno, significa che non serve neanche a noi. Anzi, siccome stavo leggendo l'articolo su internet, adesso spengo, mi faccio una doccia (con l'acqua fredda, s'intende) e vado a farmi una bella passeggiata (a piedi, ci mancherebbe).
Quanto alle opinioni di Longo, magari continuerò a leggerle sull'Avvenire di carta: anche se, per dirla tutta, i padri dei padri dei nostri padri il giornale non l'avevano, non ne sentivano il bisogno.
Anzi, non lo concepivano neppure.
Click.

Aritmetica clericale

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Facciamo due conti insieme? Tenendo conto dei seguenti dati:

  1. le stime più attendibili valutano in circa 400 milioni di euro il mancato gettito ICI riconducibile ai fabbricati di proprietà del Vaticano esenti dall'imposta, ancorché utilizzati per lo svolgimento di attività commerciali;
  2. la prime analisi relative all'anno finanziario 2007 stimano in circa 2,8 miliardi di euro il gettito complessivo dell'ICI relativa alla prima casa dei contribuenti;
tanto premesso, è di tutta evidenza che, qualora il Vaticano pagasse l'imposta per gli immobili nei quali esercita attività commerciali, si potrebbe concedere ai contribuenti uno sconto di 400 milioni di euro sull'ICI relativa alla prima casa senza diminuire di un centesimo il gettito complessivo.
Stante il fatto che:
400 : 2.800= 0,1428

si deduce che sarebbe possibile abbattere l'ICI sulla prima casa del 14%, senza alcun aggravio per le casse dei Comuni, se solo il Vaticano versasse l'imposta (come qualsiasi altro contribuente) per i fabbricati nei quali viene svolta attività d'impresa.
Che ne dite, vogliamo prenderci la briga di rifletterci un attimo?

Articoli senza articoli

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Da Wikipedia:

L'articolo è, nella grammatica, una delle parti variabili del discorso. Precede un nome o un sintagma nominale, di cui determina genere e numero, limitando e specificando il concetto a cui il nome si riferisce. Si distinguono generalmente: articoli determinativi, articoli indeterminativi e articoli partitivi.
Alla redazione del Corriere: avete capito? Altrimenti non c'è problema, lo ripetiamo.

Le domande misteriose

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Grazie alla preziosa segnalazione di un amico, mi imbatto nel sito internet "50 Domande sulla Vita e sull'Amore": vi chiedo scusa, ma la tentazione di proporvene alcuni stralci e di commentarli brevemente, come al solito, è irresistibile.

Contraccezione
Se non vi sentite pronti ad accogliere subito un bambino o se decidete, con una prudenza comunque aperta alla vita, di dover aspettare un po' di tempo, sceglierete di unirvi nei periodi non fertili. E durante i periodi fertili potrete esprimere il vostro amore reciproco in altri modi, senza arrivare all'unione sessuale.

Amore, stasera mi fai impazzire: che ne dici, ce la facciamo una partita a Monopoli?
Evoluzione delle specie
Alcuni sostengono che la parentela dell'uomo con il regno animale rappresenterebbe un'obiezione al fatto che Dio l'abbia creato. Altri temono quest'affermazione. Si potrebbe rispondere che la Bibbia - nel suo primo libro, la Genesi - propone una tesi evoluzionista ancora più radicale rispetto a quella che fa discendere l'uomo dalla scimmia, poiché lo fa discendere dalla terra.

Oddio, adesso mi sfugge: la terra è mammifera o ovipara?
Aborto
Questo atto può restare impresso nell'intimo di una persona ancora più profondamente che nella sua memoria cosciente, e provocare disturbi gravi: senso di colpa di cui non ci si riesce a sbarazzare, aggressività contro il marito, il compagno o gli uomini in generale,angoscia nella vita sessuale che, da quel momento, può essere vissuta come «pericolosa», timore di non poter mai più essere una «buona madre» dopo aver «fatto quello», e così via.

Mi raccomando, voialtri non mancate di ricordarglielo ogni volta che potete, eh?
Fecondazione assistita
È veramente un diritto per le coppie avere un figlio? Un figlio non è un «oggetto» necessario alla realizzazione di una coppia; ha bisogno di essere il frutto dell'amore prima che di un successo tecnico. Un figlio è un dono, segno del dono reciproco degli sposi nell'atto che coinvolge indissociabilmente i loro corpi e i loto cuori. Un figlio non «si fa».
In altri termini: fare figli senza trombare è peccato esattamente come trombare senza fare figli. Com'era? Cambiando l'ordine dei fattori...
Masturbazione
Ogni volta che uso il mio corpo in un modo che non corrisponde alla finalità per la quale è stato creato, compio qualcosa di negativo sia per la mia psicologia che per la mia affettività. Tale atto, infatti, anche se procura un piacere immediato, rende tristi perché chiude in se stessi ed isola dagli altri.
Su questo non si può non essere d'accordo: la masturbazione in compagnia, in effetti, è molto più divertente.
AIDS
La distribuzione sempre più diffusa di preservativi tra i giovani non è, purtroppo, un mezzo efficace contro la diffusione dell'AIDS: gli studi mostrano che, quando gli incontri sessuali si moltiplicano, ci si stanca del preservativo. Al contrario, lo sviluppo di un comportamento responsabile, di un'etica dell'amore, sono il miglior baluardo contro la diffusione della malattia.
Ineccepibile: giacché persuadere i giovani a usare il preservativo è difficile, convinciamoli direttamente a non trombare, e il gioco è fatto.
Eutanasia
Chi può sapere cosa accade in una persona sofferente, nel mistero del suo cuore? Chi può dire che quell'essere non deve più vivere?
Oscar Wilde ebbe a scrivere: "L'egoismo non consiste nel vivere secondo i propri desideri, ma nel pretendere che gli altri vivano nel modo che noi vogliamo". Fate il piacere: lasciate che ciascuno, sofferente o no, faccia i conti col proprio mistero come meglio crede: chissà, magari vi avanzerà tempo per occuparvi più efficacemente dei vostri.

Segregazione selettiva

11 Commenti »

Per una volta, la foto è stata scattata da me.

Dall’agenzia di notizie cattolica Zenit:

L’Arcivescovo Oswald Gracias di Bombay, che è anche Presidente della Conferenza Episcopale dell’India di rito latino, ha rivolto un appello alla società a favore della protezione della vita umana e soprattutto per porre fine all’aborto selettivo di bambine.
(…)
In molte famiglie indiane le bambine non sono le benvenute, ha spiegato, perché i genitori vogliono avere figli maschi. La medicina moderna permette loro di conoscere il sesso del bambino prima che nasca, e quindi di eliminare deliberatamente con l’aborto le bambine.
(…)
Il presule ritiene che la Chiesa debba lavorare a più stretto contatto con le altre religioni “per rivolgere l’attenzione della società verso il male dell’aborto”.

Quanto a rivolgere l’attenzione della società verso la segregazione e la discriminazione delle donne in India, l'Arcivescovo non si è pronunciato: l’importante è che nascano, ‘ste bambine.
Dopodiché, cazzi loro.

ICI bizantina

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Monsignor Betori, Segretario della CEI, sull'esenzione dall'ICI degli immobili del Vaticano:

«E' falso dire che l'esenzione è un problema della Chiesa Cattolica nei confronti dell'Ici, è un problema degli enti non profit nei confronti dell'Ici».
Il nucleo della normativa vigente è ormai noto a tutti: l'esenzione ICI è concessa a condizione che gli immobili non siano destinati "esclusivamente" ad attività commerciali: ciò significa, esemplificando, che un fabbricato in cui si eserciti l'attività di bed and breakfast, nel caso in cui ospiti anche una cappella, può godere dell'agevolazione, poiché non destinato esclusivamente all'attività commerciale ma anche all'esercizio del culto.
Detto questo (che, per inciso, non è poco), il rilievo di Betori è astrattamente ineccepibile: l'esenzione dall'ICI per gli immobili non esclusivamente commerciali (formula, lo si deve dire, di un bizantinismo tanto ricercato da poter essere immaginato soltanto in un paese strambo come il nostro) non è concessa soltanto alla Chiesa Cattolica, ma anche alle altre confessioni religiose e agli enti non commerciali.
Non credo, tuttavia, che nel valutare la consistenza del rilievo si possa prescindere da un elemento brutalmente quantitativo: quanti sono gli immobili della Chiesa Cattolica in Italia? Quanti sono quelli di proprietà delle altre confessioni religiose? E, soprattutto, quanti sono quelli degli enti non commerciali?
Se si tiene conto del fatto che alcune stime indicano che il Vaticano possiede circa il 20% del patrimonio immobiliare italiano, mi sembra fin troppo evidente che l'analisi della situazione concreta conduca a risultati sostanzialmente coincidenti con le conclusioni che Betori può contestare esclusivamente sul piano della forma: chi si avvantaggia dell'esenzione, di fatto, è soprattutto la Chiesa Cattolica, perché tra tutti i beneficiari della legge è quella che possiede la maggior parte degli immobili; corrispondentemente, il gettito sottratto alle casse dei Comuni a causa dell'esenzione si deve in larga misura agli immobili vaticani, e solo marginalmente alle altre confessioni e agli enti non profit.
Se poi ci si vuole aggrappare stolidamente alla forma, e sostenere che noi si vada in giro a raccontare "baggianate", lo si faccia pure: a noi, che siamo notoriamente dei biechi relativisti, la sostanza interessa molto di più.
Che i bizantini di tutta Italia ci perdonino.

Sperpero clericale

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Dall’agenzia di notizie cattolica Zenit:

CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 24 giugno 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI trascorrerà quest’estate le vacanze nella località di Lorenzago di Cadore, in Veneto, nelle Dolomiti, dal 9 al 27 luglio, secondo quanto ha confermato questo sabato la Sala Stampa della Santa Sede.

Il Papa, insomma, se ne va in montagna: niente di male, direte voi, tutti facciamo le vacanze, e a molti capita di passarle all’estero. Perché Benedetto XVI non dovrebbe?
Senonché, un amico mi segnala che in rete è reperibile e scaricabile l’allegato A della Dgr 1205 della Giunta Regionale del Veneto, datata 24 aprile 2007, dal quale risulta che il soggiorno di Ratzinger costerà alla Regione la sciocchezza di 345mila euro: se volete potete anche voi scaricare il documento qua.
A questo punto, coscienziosamente, mi corre l’obbligo di segnalare la circostanza al gruppetto di (omofobi? non sia mai) giovani di Alleanza Nazionale che appena ieri hanno manifestato davanti a un teatro di Trieste (regione diversa, ma limitrofa, se non erro), nel quale Vladimir Luxuria stava effettuando le prove di uno spettacolo: i militanti si dichiaravano indignati perché il deputato, oltre al compenso di parlamentare, avrebbe percepito un cachet dalla Provincia per la sua performance teatrale.
Poiché non più tardi di stamattina autorevoli commentatori hanno sostenuto che fosse l’attenzione verso lo sperpero di denaro pubblico, e non l’intolleranza (e quando mai?), a ispirare il vivace dissenso di quei giovani manifestanti, mi aspetto che costoro si incatenino quanto prima davanti alla sede della Regione Veneto.
Salvare 350mila euro dei contribuenti dallo sperpero varrà bene un minimo sconfinamento regionale, o sbaglio?

Esecuzione terminale

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Dalle news del Corriere:

Oggi in Oklahoma verra' giustiziato un malato di cancro in fase terminale. La Corte suprema ha respinto anche l'ultimo appello dell'uomo, che la malattia uccidera' comunque nel giro di pochi mesi. Il 49enne Jimmy Dale Bland e' stato condannato a morte per due omicidi, il primo nel 1975 e il secondo nel 1996. Per il primo omicidio ha scontato gia' 20 anni di carcere.
Non sia mai detto, che qualcuno vi tolga il gusto di farli secchi con le vostre manacce, eh?

Un uccellino in gabbia che di noia morirà

4 Commenti »

Da Zenit:

CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 24 giugno 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI trascorrerà quest’estate le vacanze nella località di Lorenzago di Cadore, in Veneto, nelle Dolomiti, dal 9 al 27 luglio, secondo quanto ha confermato questo sabato la Sala Stampa della Santa Sede.

Tempo di gioiosa attesa

3 Commenti »

Da Wikipedia:

L'avvento è il periodo che nella liturgia cristiana precede il Natale e segna l'inizio di un nuovo anno liturgico dell'anno ecclesiastico occidentale. La parola avvento deriva dal latino adventus e significa venuta ed è preparatorio al Natale.
Nel rito romano della Chiesa cattolica dura quattro settimane, in quello ambrosiano sei. L'avvento è presente anche nei calendari liturgici delle chiese luterane e anglicane.
In tutte le confessioni questo periodo è contraddistinto da un atteggiamento di attesa del Natale imminente da parte dei fedeli e dal raccoglimento e dalla preghiera per l'accoglienza del Messia che sta per nascere.

Profondo bianco: un anno e mezzo di perle clericali

31 Commenti »

Non dimenticate di accendere le casse, prima di cliccare su Play.

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Organi sporgenti

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Dal Corriere della Sera:

CAIRO - Una ragazzina egiziana di dodici anni è morta durante un’operazione d’escissione del clitoride a Minya, nell’Egitto meridionale.
(…)
Un portavoce del sindacato dei medici, e uno dei dirigenti dei Fratelli musulmani, Essam al-Aryan, hanno difeso la pratica dell’escissione, accusando le Ong, che la combattono, di puntare solo a finanziamenti dall’estero. «Lavoriamo nel quadro della legge che stabilisce la legittimità dell’escissione nel caso in cui gli organi genitali femminili siano troppo sporgenti».

Tenendo conto del fatto che i Fratelli Musulmani sono questa gente qua, e che queste sarebbero le ONG impegnate soltanto a ricevere fondi dall’estero, dica il candidato quali sarebbero, in taluni casi, le sporgenze di cui occuparsi.

Terrorismo comunitario

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Su Wikipedia non c'è mica scritto, che l'Unione Europea è un'organizzazione eversiva. Vatti a fidare delle enciclopedie libere...

In effetti, ci mancava solo questa

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Indignazione particolare

14 Commenti »

Ora, intitolare uno spettacolo “La Madonna piange sperma” potrà anche essere ritenuto di cattivo gusto; ciascuno è libero di esprimere il proprio punto di vista sulla questione, anche se è evidente che per farsi un’idea ragionevole sarebbe stato necessario vederla, la performance; cosa che evidentemente non è stata possibile, stante l’inevitabile retromarcia che è seguita alla valanga di lamentazioni piovute da ogni dove.
Sarebbe quantomeno dignitoso, tuttavia, che la schiera degli indignati si risparmiasse considerazioni simili a quelle che oggi è dato leggere sul sito Cultura Cattolica:

Quello che mi chiedo è se queste manifestazioni debbano essere patrocinate e finanziate con i nostri soldi. Se qualcuno vuole fare ”Arte” la faccia almeno a spese proprie, se piace, la gente pagherà il biglietto.

E’ decisamente paradossale, per usare un eufemismo, che un argomento del genere venga utilizzato da chi ogni anno incamera milioni di euro con l’otto per mille, più della metà dei quali all’insaputa dei donatori; da chi gode dell’esenzione sull’ICI, sulle imposte sulle successioni e sulle donazioni, sull’IRPEF, sull’IRES; da chi beneficia di contributi statali per finanziare l’attività delle proprie scuole confessionali; da chi ha il potere di scegliere gli insegnanti di religione da inviare nelle scuole della Repubblica e di farli assumere direttamente dallo Stato; da chi si avvantaggia delle risorse pubbliche in modi tanto disparati e fantasiosi che elencarli tutti sarebbe un’impresa di proporzioni enciclopediche.
Quindi indignatevi pure, se ritenete che il titolo di quello spettacolo offendesse il vostro buon gusto: troverete più di una sponda, anche nel mazzo dei laicisti più irrecuperabili; ma abbiate la decenza di non scandalizzarvi del fatto che quello spettacolo dovesse essere finanziato con i denari della collettività.
Voi, che nell’accaparrarvi i soldi pubblici per i vostri scopi particolari siete dei maestri provetti, non ve lo potete proprio permettere.

Mandanti e mittenti

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Dalla Repubblica:

GENOVA - Non era terrorismo. La Digos di Genova ha identificato e denunciato il mittente della lettera con tre proiettili recapitata il 9 giugno all’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, monsignor Angelo Bagnasco. Si tratta di un uomo di 43 anni, C.E., residente a Cuneo che ha agito non per motivi politici, ma per vendetta nei confronti di una prostituta italiana e del suo compagno albanese sui quali voleva far ricadere la colpa della lettera minatoria. C.E. voleva vendicarsi perché per colpa dei due si era fatto qualche mese di prigione per una storia di piccola criminalità.

E dire che mi avevano quasi convinto che fosse colpa nostra

Che barba, che noia

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Quando la nave affonda...


Ma l'uomo, si sa, è uomo:

Suvvia, ragazzi, un minimo di fantasia...

Inutilità pericolosa

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Mimmo Delle Foglie, portavoce di Scienza e Vita, intervistato da Zenit:

«Riteniamo che non ci sia bisogno di una legge sul testamento biologico, anche perché abbiamo visto come leggi simili applicate in altri Paesi abbiano costituito, nei fatti, l’apertura alla strada prima all’eutanasia su richiesta e poi a quella che viene definita l’eutanasia sociale. Per queste ragioni dal nostro punto di vista c’è uno stop. Aspettiamo ora l’esito parlamentare dopodiché valuteremo in autunno e quali iniziative intraprendere».

«Mamma, mi compri lo scooter?»
«No».
«E perché?»
«Non ne hai bisogno!»
«Ma come, vado a scuola a otto chilometri da casa, e tutte le mattine devo prendere tre autobus…»
«Ti ho detto che lo scooter non serve!»
«Ma perché, scusa?»
«Perché è pericoloso!»
«Cioè, tu dici che non serve perché è pericoloso?»
«Certo. E' evidente, no?».
«E che c’entra, scusa?»
«Come sarebbe, che c’entra?»
«Eh sì, che c’entra! Un conto è che una cosa serva, un altro conto che sia pericolosa…»
«Ah ci mettiamo a fare i filosofi adesso?»
«No, però scusa, se mi dici che è pericoloso ci posso anche stare, ma se mi dici che non serve, insomma, sembra quasi che…»
«Che?»
«…insomma, sembra quasi che tu mi prenda per il culo, ecco».
«Come ti permetti di usare un linguaggio del genere con tua madre?»
«Ma no, scusa, è che…»
«Scusa un bel niente! Sei in punizione! E niente scooter, così impari a rispondere a tua madre!»
«Ma…»
«Niente ma! E se non la fai finita subito, da settembre ti proibisco anche di prendere l’autobus e ti ci mando a piedi, a scuola. E poi vediamo chi comanda, in questa casa!»

Omofobia: un quiz

20 Commenti »

Vediamo se siete stati attenti durante le puntate precedenti: se volete, scrivete il punteggio ottenuto nei commenti. Buon divertimento!
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Proprietà di linguaggio

19 Commenti »

Tre commenti consecutivi sul mio blog da parte di un utente anonimo:

  1. ma perchè ssi così coglione?
  2. ti puoi prendere gli "ok" solo di quell'altro coglione di "swa"
  3. sempre più coglione!!!
Fino ad oggi ero convinto che gli anonimi non si firmassero per viltà, ma di fronte a questo caso debbo ricredermi: il nostro amico, qua, che conosce solo la parola "coglione" e poche altre, il proprio nome non deve ancora aver imparato a scriverlo.
Succede.

Censura differenziata

24 Commenti »

Dal Corriere.it:

«Spinge al sadismo e all’omicidio». Videogioco messo al bando in Gb: «Pericoloso per bambini e adulti». Inghilterra e Irlanda vietano l’uscita di «Manhunt 2».

Dalla Bibbia:

  • Caino disse al fratello Abele: «Andiamo in campagna!». Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. (Genesi, 4, 8)

  • Ma mentre gliele dava da mangiare, egli l’afferrò e le disse: «Vieni, unisciti a me, sorella mia». Essa gli rispose: «No, fratello mio, non farmi violenza; questo non si fa in Israele; non commettere questa infamia! Io dove andrei a portare il mio disonore? Quanto a te, tu diverresti come un malfamato in Israele. Parlane piuttosto al re, egli non mi rifiuterà a te». Ma egli non volle ascoltarla: fu più forte di lei e la violentò unendosi a lei. (2Samuele, 13, 11-14)

  • Ma quegli uomini non vollero ascoltarlo. Allora il levita afferrò la sua concubina e la portò fuori da loro. Essi la presero e abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare allo spuntar dell’alba. (Giudici, 19, 25)

  • Non rinunciò alle sue relazioni amorose con gli Egiziani, i quali avevano abusato di lei nella sua giovinezza, avevano profanato il suo seno verginale, sfogando su di lei la loro libidine. Per questo l’ho data in mano ai suoi amanti, in mano agli Assiri, dei quali si era innamorata. Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie e la uccisero di spada. (Ezechiele, 23, 8-10)

  • Quando quegli fu mutilato di tutte le membra, comandò di accostarlo al fuoco e di arrostirlo mentre era ancora vivo. Mentre il fumo si spandeva largamente all’intorno della padella, gli altri si esortavano a vicenda con la loro madre a morire da forti. (Maccabei, 7, 5)

  • In tutte le sinagoghe cercavo di costringerli con le torture a bestemmiare e, infuriando all’eccesso contro di loro, davo loro la caccia fin nelle città straniere. (Atti, 26, 11)

Non fatemi commentare, che è meglio.

Autodecalogo

11 Commenti »

Per questioni di lavoro, solo oggi riesco a leggere con un minimo di attenzione il “Decalogo del Conducente” redatto dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti: scusandomi per il ritardo, l'occasione mi è gradita per esemplificarne la concreta applicazione.

1) Non uccidere.

Neanche il tipo che ha lasciato la macchina in doppia fila davanti alla mia e sta facendo la doccia con la musica a palla mentre lo cerco nei negozi sudando come un maiale, eh?

2) La strada sia per te strumento di comunione tra le persone e non di danno mortale.

Ok. Alla prossima coda chilometrica sul raccordo tiro fuori la chitarra e cantiamo tutti insieme “Ave Mamma tutta bella sei”, che ne dite?

3) Cortesia, correttezza e prudenza ti aiutino a superare gli imprevisti.

Signora, mentre le rivolgo un saluto gioioso, sottolineando nel contempo che la sua pettinatura le dona moltissimo, la pregherei, con il rispetto dovuto alla sua età (che peraltro ella porta con piglio decisamente giovanile) di premere quel cazzo di piedino sull’acceleratore, che è verde da un quarto d’ora.

4) Sii caritatevole e aiuta il prossimo nel bisogno, specialmente se è vittima di un incidente.

Se invece è vittima di uno stupro, digli di stare zitto con tutti sennò lo scomunicano.

5) L’automobile non sia per te espressione di potere, di dominio e occasione di peccato.

Chiaro per tutti? Basta trombare in macchina, allora: o vi pagate un motel, oppure ciccia.

6) Convinci con carità i giovani, e i non più tali, a non mettersi alla guida quando non sono in condizione di farlo.

L’altro giorno, dal finestrino mezzo aperto, ho giustappunto suggerito a uno che mi tagliava la strada di starsene a casa invece di rompere i coglioni in giro. Che dite, ho rispettato il comandamento?

7) Sostieni le famiglie delle vittime di incidenti.

A patto che siano famiglie naturali, ovviamente: dei conviventi, specie se froci, fregatene.

8) Fa’ incontrare la vittima e l’automobilista aggressore in un momento opportuno, affinché possano vivere l’esperienza liberatrice del perdono.

Pronto, Marta? Sono Alessandro. Ti volevo dire, ricordi quello che ti ha messo sotto l’anno scorso? Ecco, l’ho rintracciato, stasera viene a cena da me, faccio il risotto coi funghi porcini. Volevo invitare anche te, così magari potete vivere insieme l’esperienza liberatrice del perdono.

9) Sulla strada tutela la parte più debole.

Cioè da oggi in poi quando passa il Papa e chiudono la strada, e io non riesco a tornare a casa e ho il cane che si piscia sotto e la cena ancora da preparare, i vigili alzano la transenna e mi fanno passare?

10) Senti te stesso responsabile verso gli altri.

Scusi lei, sì proprio lei che mi ha appena buttato per terra mentre passavo col motorino, venga qua che sento me stesso responsabile di darle un paio di sganassoni.

Per chi ha pazienza...

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Lapidazione selettiva

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Massimo Introvigne sul Giornale:

Chi ha letto i quotidiani in questi giorni sarà rimasto colpito dal contrasto fra il Gay pride di Roma e la stretta decisa dagli ayatollah iraniani in materia sessuale. Il Consiglio dei Guardiani - una sorte di Corte costituzionale - ha chiesto che sia applicata la legge che per gli omosessuali prevede la fustigazione, il carcere e, in caso di recidiva, la condanna a morte.
(…)
In una trasmissione radiofonica qualcuno, disturbato dalle immagini del Gay pride, mi ha suggerito che forse in Iran non hanno tutti i torti: «ha da venì l’ayatollah» insomma, versione aggiornata, ma non meno ingenua, dell’antico «ha da venì Baffone».

Bella gente, penso, mentre mi domando, non senza qualche brivido di terrore, dove si voglia andare a parare.

Non è così: e non solo perché la nostra morale cattolica distingue fra peccato e peccatore, rifiuta l’istituzionalizzazione del legame gay, ma rispetta la persona dell’omosessuale.

Suvvia, Introvigne, diciamola tutta: la realtà è che la morale cattolica bolla come peccato l’omosessualità, e quindi non rispetta affatto la persona dell’omosessuale; per fortuna uno straccio di idea di stato laico, nonostante lo stillicidio quotidiano posto in essere dagli integralisti come Lei, è sopravvissuto, e qualcuno ricorda ancora, sia pure in modo confuso, che esiste una certa distinzione tra peccato e reato.

Ma perché le posizioni iraniane vanno considerate nel loro contesto, dove la tutela della moralità lascia parecchio a desiderare. Gli ayatollah, anzitutto, rimangono affezionati alla pratica sciita del «matrimonio temporaneo». (…) Ma c’è di peggio. Il Consiglio dei Guardiani continua a respingere qualunque proposta di rivedere le leggi che autorizzano il matrimonio per le bambine a partire dall’età di nove anni. (…) Se è certo legittimo criticare i peccati dell’Occidente, chi pensa che in paesi come l’Iran la morale sia meglio tutelata dovrebbe cominciare a chiedersi di quale morale esattamente si tratti.

Ah, ecco, ora ci siamo. Il punto non è che tutelare la morale religiosa a colpi di pietra sia discutibile di per sé: si tratta semplicemente di verificare di quale morale si tratti. Se la morale fosse quella “giusta”, quindi, ben vengano gli arresti a tappeto, le lapidazioni, le condanne a morte.
Dalle nostre parti possiamo offrire omosessualità, aborto, rapporti sessuali prima del matrimonio, pillola anticoncezionale, fecondazione assistita, eutanasia, unioni civili: che ne dice, Introvigne, ce la facciamo a mettere su un Codice Penale più ganzo di quello iraniano?
I suoi simpatici ospiti radiofonici, ne sono certo, non aspettano altro.

La zuppa e il pan bagnato: una replica di Andrea Tornielli

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Andrea Tornielli, editorialista del Giornale, risponde a un post che ebbi a scrivere qualche mese fa a commento di un suo articolo:

«Leggo solo ora, con imperdonabile ritardo, le allegre critiche al mio articolo. Ribadisco che non si possono fare dei titoli virgolettati attribuendo al Papa (o a chicchessia) parole che non ha detto. E quelle parole (“Non votate leggi contro natura”), non le ha dette. Saluti. a.t.».

Mentre ringrazio Tornielli per l’attenzione che ha voluto riservarmi, mi corre l’obbligo di rilevare, preliminarmente, che le mie critiche al suo articolo erano tutt’altro che allegre; ciò premesso, mi permetto di riassumere brevemente la materia del contendere.
Sul Giornale del 15 marzo 2007 l’editorialista, occupandosi di alcune dichiarazioni attribuite dai quotidiani a Joseph Ratzinger, scriveva:

«”No a leggi contro natura”, “Vietato votare leggi contro natura”, “Il Papa ai politici cattolici: non votate leggi contro natura”…Erano questi i titoli che per tutta la giornata di martedì hanno campeggiato sulle home page nei siti web dei principali quotidiani. (…) C’è un problema, però. Scorrendo con attenzione le 138 pagine dell’esortazione post-sinodale Sacramentum caritatis quelle parole non si trovano. Provare per credere. Il Papa non le ha mai scritte».

Tornielli, quindi, lamentava il fatto che al Papa fossero state attribuite delle frasi che, in realtà, egli non aveva mai pronunciato, ma subito dopo aggiungeva:

«Il Pontefice dice -in positivo- che i politici cattolici “devono sentirsi particolarmente interpellati dalla loro coscienza, rettamente formata, a presentare e sostenere leggi ispirate ai valori fondati nella natura umana”. Tutto qui».

Nel post mi limitavo a sottolineare che il ragionamento di Tornielli appariva alquanto singolare, se è vero (come credo sia vero) che proibire a qualcuno un comportamento ed obbligarlo al comportamento opposto sono due concetti quasi perfettamente equivalenti, o perlomeno abbastanza sovrapponibili da indurre a ritenere che l’uno non possa essere utilizzato per dimostrare l’infondatezza dell’altro.
E’ quello di cui continuo ad essere convinto anche adesso, dopo aver riletto, a distanza di tre mesi, l’articolo in questione; tanto che, dovessi riscrivere oggi quel post, non sarei capace di immaginare un titolo più appropriato di quello che scelsi allora: “La zuppa e il pan bagnato”.
Se poi Tornielli desidera semplicemente che venga ammessa l’assenza, nell’esortazione del Papa, del virgolettato riportato da alcuni quotidiani, non ho alcuna difficoltà a farlo; a patto che lui, altrettanto onestamente, si renda disponibile a convenire con me che la sostanza, al di là della mera letteralità, fosse pressoché identica.
Cordialmente.
A.C.

Provocazione omosessuale

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Savino Pezzotta sul Gay Pride:

«Baciarsi e denudarsi nella piazza della Cattedrale di Roma è un modo esibizionista che fa molto male ai gay perché genera una reazione. Si lamentano posizioni omofobiche ma quando si offende il sentire comune con forme esibizionistiche poi nessuno può controllare le reazioni».

Hai capito, amico omosessuale? Poi non venire a lamentarti, se qualcuno scrive sui muri che ti infilerebbe volentieri in un forno crematorio, o se decide di passare alle vie di fatto prendendoti a calci e pugni: in fin dei conti la colpa è tua, che fai l’esibizionista e quindi lo provochi.
Un po’ come quelle donne, hai presente quelle che se ne vanno in giro, magari di sera, con la minigonna? Be’, amico omosessuale, il discorso è esattamente lo stesso: per quanto io sia decisamente contrario allo stupro (un reato odioso che mi fa ribrezzo, sia chiaro) non si può certo biasimare chi, provocato da quelle (e diciamolo, no?) troiette (ecco l’ho detto, e chiamiamole col loro nome le cose, no?), non riesce a trattenersi e passa comprensibilmente all’azione.
Sai qual è il guaio, amico omosessuale? Non devi commettere l’errore di misurare il mondo su di te, che sarai rispettabile ( e sensibile, e di buon gusto, questo non si può negare, e molto fine anche) ma rimani sempre, diciamolo (io dico pane al pane e vino al vino eh?), un frocio.
Gli uomini, quelli con i coglioni sotto, non sono mica di legno…

Virgole omofobe

5 Commenti »

Turi Vasile chiude così il suo corsivo di oggi sul Giornale:

«Ma, francamente, sarebbe giusto affidare bambini a quelle scatenate baiadere ignude che sabato impazzavano per strada?»

Mentre rifletto sull’angoscioso interrogativo, l’occhio mi casca involontariamente sull’inizio dell’articolo:

«L’omosessualità, non contentandosi di consumare sotto le lenzuola più o meno legittimamente, scelte e inclinazioni intese a godere, a modo suo, il piacere dei sensi battezzandolo magari come amore, preferisce oggi scendere nelle piazze e per le strade a manifestare il proprio orgoglio».

Lascio a voi la risposta sulle baiadere ignude; già che ci siete, però, riflettete anche su un'altra domanda: francamente, sarebbe giusto affidare bambini a gente capace di piazzare le virgole in quel modo?



Per vedere

14 Commenti »

Per vedere cosa c'è sotto il proprio naso occorre un grande sforzo. (George Orwell)

Ortografia Christi

12 Commenti »

L'atto di incatenamento, ancorché simbolico, andrebbe scritto senza apostrofo dopo l'articolo indeterminativo.
Per il resto, a parte una virgola dopo "tra l'altro" che io non avrei messo (o che, dovendola proprio mettere, avrei accompagnato ad analoga virgola prima di "tra"), e detto che avrei evitato il futuro indicativo del verbo prevedere, l'idiozia è scritta in modo pressoché perfetto.
Andiamo migliorando.

Omofobia temporale

4 Commenti »

Michele Brambilla sul Giornale di oggi:

Sono finiti da un pezzo, e per fortuna, i tempi delle odiose discriminazioni, i tempi in cui i termini «gay» e «omosessuale» ancora non esistevano e sui giornali si parlava di «torbidi ambienti», «quelli così», «il terzo sesso», «gli invertiti».

Sarà. Ma a me pare che tra «torbidi ambienti» e «amori deboli e deviati» non ci sia una gran differenza; che «quelli così» sia meno offensivo di «culattoni»; che «il terzo sesso» non abbia un quarto della carica omofoba contenuta in «devianza della personalità»; che, infine, la parola «invertiti» sia ancora correntemente utilizzata, tra l’altro da personaggi piuttosto illustri.
Forse ha ragione Brambilla: i tempi delle odiose discriminazioni sono finiti da un pezzo.
Per lasciare il posto, più semplicemente, al tempo degli insulti.

Repetita Zenit

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Il parrucchiere racconta le novità, mentre dovrebbe solo pettinare. Il giornalista è pieno di spirito, mentre dovrebbe solo raccontare le novità. Sono due tipi che mirano in alto. (Karl Kraus)

Avvertenza: nel caso di specie, scrivere la parola "Spirito" con la esse maiuscola.

Flow my tears, the policeman said

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Philip K. Dick non sarebbe riuscito a immaginare di meglio, nemmeno nel suo giorno più ispirato; tra l'altro, "Zenit" è un nome grandioso per una rivista di fantascienza.
Che ci stiano facendo un pensierino?

Galatea, Metilparaben e il cilicio della Binetti

2 Commenti »

Ovvero, due opinioni a confronto sulla stessa notizia. Naturalmente, a blog unificati.

Galatea
Catherine Robbe-Grillet, moglie di, ma soprattutto cultrice di pratiche sadomaso, è in libreria con un suo libro dedicato alla materia. In un’intervista a Repubblica, la signora definisce le pratiche sadomasochiste: “Una esperienza mistica senza Dio”.
I conti non tornano. E col cilicio della Binetti, come la mettiamo?

Metilparaben
Secondo un’esperta del settore, una prestazione sadomaso avrebbe lo stesso effetto di una seduta dallo psicanalista.
Capito, adesso, perché la Binetti è così rilassata?

Nazismo di scorta

3 Commenti »

Che dite, iniziamo a preparare almeno 25.000 auto di scorta? Oppure si deve ritenere che questa scritta sia meno minacciosa di altre?

Scaricabarile (col morto)

3 Commenti »

La Repubblica intervista Vincenzo Canterini, Questore di Genova all’epoca dei fatti della Diaz:

«A distanza di sei anni ci sarà qualcosa che si rimprovera di quella notte. O no?»
«Mi rimprovero di non essere riuscito a imporre una soluzione diversa da quella che poi fu adottata. Ma è anche vero che non ne ebbi modo».
«Quale soluzione diversa?»
«Suggerii a chi comandava in quel momento di tirare all’interno della scuola qualcuno dei potenti lacrimogeni di cui avevamo dotazione. E di aspettare che chi era dentro uscisse. Ma non ci fu verso».
«A chi lo suggerì?»
«All’allora vicecapo della polizia e capo dell’Antiterrorismo Arnaldo La Barbera».
«Arnaldo La Barbera è morto. Non può né confermare, né smentire».
«E infatti faccio a fatica e mi dispiace doverne parlare».

Sta di fatto che facendo una piccola ricerca su internet saltano fuori un paio di dichiarazioni del suddetto La Barbera, allora capo dell’Ucigos, immediatamente dopo i fatti:

«La perquisizione doveva essere fatta per dare un senso alla polizia, ma, nello stesso tempo, arrivato sul posto rimasi molto perplesso sull’operazione perché percepii un generale e complessivo stato di tensione (…) Raggiunsi il collega comandante del reparto Mobile di Roma, Vincenzo Canterini, e gli dissi: “Passiamo mano, andiamo via. Non è cosa”».

Dal sito Filastrocche.net:

Affacciata al balcone
c’è la figlia del dottore.
Forza, avanti chi si fa?
Zero, uno, due e tre:
tocca proprio a te!

Due segnalazioni

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Vi giro volentieri le due segnalazioni che ho ricevuto in serata.

  1. L'UAAR mi invita a stampare e a distribuire il volantino messo a punto in occasione del Gay Pride di sabato: io, naturalmente, estendo l'invito a tutti voi;
  2. la mia amica Maria mi fa notare che il Corriere di ieri, nell'esporre una notizia decisamente drammatica, si esibisce in un virtuosismo aritmetico di notevole spessore:


Tanto vi dovevo. Buona giornata.

Espulsione clericale

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Dall’agenzia di notizie cattolica Zenit:

Si concluderà a Roma sabato 16 giugno sul campo dell’Oratorio San Pietro la Catholicus Cup.
(…)
Come nel caso della Clericus Cup, il campo da gioco per la finale è l’Oratorio San Pietro (Via di S. Maria Mediatrice, 26) e verrà riproposta l’espulsione temporanea (5 minuti), notificata dall’arbitro mediante il cartellino azzurro. Sostituisce il cartellino rosso e viene comminata dall’arbitro in caso di grave scorrettezza in campo, fallo volontario da ultimo uomo o proteste particolarmente veementi.

Insomma, i preti pedofili, invece di finire in carcere, se la cavano con una manciata di pater ave gloria, e quelli che spezzano le gambe agli avversari sono espulsi, ma solo per cinque minuti.
Allora ditelo, che è un vizio.

Crediti esofagei

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Il Giornale dà conto della recente pronuncia del Consiglio di Stato, secondo la quale, in occasione dei prossimi esami di maturità, l’insegnamento della religione cattolica dovrà essere valutato nell’attribuzione del credito scolastico :

«L’ora di religione cattolica resta quindi facoltativa, ma risulterà decisiva nell’attribuzione del voto finale degli esami di Stato che circa 450mila studenti, giunti all’ultimo anno delle scuole superiori, sosterranno a partire dal 20 giugno. Il provvedimento di Palazzo Spada stabilisce che “fin da subito” i docenti di religione partecipino “a pieno titolo alle deliberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del credito scolastico agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento”».

Dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, com’era prevedibile, si registra il tripudio degli ambienti clericali; sul sito Cultura Cattolica, ad esempio, è possibile leggere quanto segue:

«Ma valore culturale del cattolicesimo non significa insegnamento dimezzato o di un generico cattolicesimo che non conosca i suoi aspetti caratteristici e individualizzanti, ma conoscenza precisa nella sua interezza, che comprende fonti, contenuti della fede, aspetti di vita, espressioni di culto e quant’altro è necessario per apprenderlo. E il tutto orientato alle finalità scolastiche che sono di conoscenze di quella specifica cultura italiana, e oggi dovremmo dire europea ed occidentale, che non è possibile spiegare e conoscere in tutte le sue forme (letteratura, arte, musica …) senza il cattolicesimo».

Non posso farci niente, se tendo a ricordare quello che leggo; l’unica misura che posso adottare è costituita da un paio di pastiglie di Maalox, allorché tali reminiscenze siano tali, come nel caso di specie, da provocarmi improvvisi ed intensi bruciori lungo tutta la linea gastroesofagea. A fornirmi l’occasione di ingoiarle, stavolta, è un articolo apparso sul sito Asianews appena quattro mesi fa:

«Eliminare l’obbligo degli studi islamici nelle scuole, stanziare maggiori fondi per l’Istruzione, prestare più attenzione al corpo docente e maggiore considerazione alle proposte delle minoranze. Sono alcune delle richieste che la Chiesa pakistana ha presentato al ministro per l’Educazione, Javed Ashraf Qazi, impegnato nella riforma nazionale dei curricula scolastici, tesa ad eliminare ogni pregiudizio contro le comunità non-islamiche in tutta la nazione.
(…)
Per prima cosa la Chiesa invita a “rimuovere dall’insegnamento qualsiasi pregiudizio o condanna basati su religione, sesso o etnia”. A riguardo – continua la lettera – “gli studi islamici in arabo, come materia obbligatoria e la scelta dell’‘etica’, come alternativa per i non musulmani isola e aumenta la discriminazione delle minoranze”. Per questo i vertici della Chiesa pakistana suggeriscono che gli studi religiosi siano impartiti solo al College o all’Università, ma solo come corsi facoltativi, in cui tutte le religioni sono trattate con lo stesso rispetto”. I nuovi curriculum, che si auspicano uniformi su scala nazionale, “dovranno fondarsi su valori umani universali, lasciando la responsabilità dell’educazione religiosa alle famiglie e alle istituzioni delle singole comunità”, aggiunge la lettera».

Non c’è che dire: soffrire di buona memoria, in questo paese, è un fattore di rischio.
Il mio farmacista, sentitamente, ringrazia.

Test clericale

17 Commenti »

Saresti in grado di diventare il presidente della CEI? Scoprilo subito con questo semplice test.

1. La masturbazione è:

a) un momento personale decisamente privato;
b) un sentimento nazionale fortemente radicato;
c) un comportamento sessuale gravemente disordinato;
d) un portento eccezionale se intensamente praticato.
2. Come si definisce uno che fa una battuta sul Papa?
a) cabarettista;
b) terrorista;
c) fantasista;
d) vittimista.
3. I rapporti omosessuali costituiscono forme di amore:
a) flebile e svogliato;
b) amabile e dorato;
c) friabile e salato;
d) debole e deviato.
4. I Pacs, o Di.Co., sono:
a) l'ellissi di zio;
b) la sintassi di Pio;
c) l'eclissi di Dio;
d) gli spassi di Rio.
5. La vita deve essere tutelata:
a) dal concepimento al tramonto naturale;
b) dal Parlamento al confronto generale;
c) dal turbamento al Salento Orientale;
d) dal testamento allo sconto promozionale.
6. Otto per...?
a) ...otto dente per dente;
b) ...otto sentantaquattro;
c) ...mille alla Chiesa Cattolica;
d) ...tutti, tutti per otto.
7. L'Europa è caratterizzata dalle sue:
a) pernici puttane;
b) varici proustiane;
c) vernici pacchiane;
d) radici cristiane.
8. Alcuni preti sono stati recentemente accusati di:
a) filatelia;
b) pedofilia;
c) emofilia;
d) endocrinologia.
Le risposte giuste sono qua sotto, capovolte come si conviene ad ogni test che si rispetti: ricorda che per considerarti all'altezza devi realizzare il 100% di risposte esatte; d'altra parte ci vuole la perfezione, per arginare la deriva relativista che ci travolge...

Sorpresa clericale

8 Commenti »

Paola Binetti sul Secolo XIX:

«Sorprende come nella piattaforma culturale del Gay Pride ci sia tanta acrimonia verso la Chiesa Cattolica e verso il Santo Padre».

Joseph Ratzinger, 12 maggio 2007:

«La vita sociale sta attraversando momenti di smarrimento sconcertante: viene attaccata impunemente la santità del matrimonio e della famiglia, cominciando dal fare concessioni di fronte a pressioni capaci di incidere negativamente sui processi legislativi; (…) si attenta contro la dignità dell’essere umano; si diffonde la ferita del divorzio e delle libere unioni».

Angelo Bagnasco, 31 marzo 2007:

«Perché dire no, oggi, a forme di convivenza stabile alternative alla famiglia, ma domani alla legalizzazione dell'incesto o della pedofilia tra persone consenzienti?».

Joseph Ratzinger, 14 marzo 2007:

«Matrimonio e famiglia sono istituzioni che devono essere promosse e difese da ogni possibile equivoco sulla loro verità, perchè ogni danno arrecato ad esse è una ferita alla convivenza umana come tale».

L’Osservatore Romano, 13 marzo 2007:

«La manifestazione di sabato sui dico? Una esibizione carnascialesca dove hanno trovato posto discutibili mascherate».

L’Osservatore Romano, 9 dicembre 2006:

«I Pacs? Iniziativa senza senso: si è ribadito il carattere ipocrita di questi progetti che mirano esclusivamente ad accreditare una forma alternativa di famiglia».

Samuel Johnson ebbe a dire: «La meraviglia è l’effetto della novità sull’ignoranza».
Sarà per questo, Senatrice Binetti, che la sua sorpresa non mi sorprende affatto?

Blind date

13 Commenti »

Questa settimana sono un po' incasinato: dalla prossima ogni pomeriggio può essere buono; mi fate sapere voi?

Confronto clericale

7 Commenti »

L’assurdo è essenzialmente un divorzio, che non consiste nell’uno o nell’altro degli elementi comparati, ma nasce dal loro confronto. (Albert Camus)

  1. La Chiesa incoraggia la ricerca scientifica, afferma il Papa. (Zenit, 11 giugno 2007)

  2. Nel 2005, in occasione dei referendum abrogativi della legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita e la ricerca scientifica sulle cellule staminali, Ruini si fece portavoce dell’istanza ufficiale della CEI invitando i cattolici a non presentarsi alle urne con lo scopo di non raggiungere il quorum del 50%, in difesa del diritto alla vita. (Wikipedia)

Offensiva terminale

6 Commenti »

Paola Binetti su Avvenire di oggi:

«Di una legge non c’è nessun bisogno. Qualora si volesse proprio regolamentare le dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario, bisogna prendersi tutto il tempo necessario per evitare ogni ambiguità, per evitare che il provvedimento anche in modo surrettizio apra la strada all’eutanasia passiva».

Eugenia Roccella, sempre su Avvenire di oggi:

«Ma se è importante assicurare la libertà di rifiutare la cura, come prevede la Costituzione, bisogna ricordare che è necessario applicare un sistema di garanzie e di cautele che non lascino adito al minimo dubbio, alla minima ombra. Perché l’errore in questo campo e senza rimedio, e si chiama omicidio».

I segnali mi sembrano incontrovertibili: dopo l’affossamento della procreazione assistita, della ricerca scientifica e delle unioni civili, è ufficialmente iniziata l’opera di insabbiamento del testamento biologico.
Non c’è che dire: quando si tratta di demolizioni, questa gente non si batte.

A day in the life

11 Commenti »

Ecco, adesso ci manca solo che una Roccella o un Pezzotta di turno si impossessino anche di lui...

Wikivolontè

15 Commenti »

Dal sito di Luca Volontè:

«La stessa Wilkpedia nazionale mi ricorda solo per le parole sull'omicidio del consenziente Welby».
Mica vero. Wikipedia (non Wilkpedia, Onorevole) La ricorda anche per il suo intervento su un ragazzo suicida di Torino (nel quale Ella ha coniato la grottesca locuzione "omosessuali politici") e per i suoi anatemi contro IKEA, responsabile di fomentare il terrorismo islamico mediante la decisione di non vendere il presepe.
E Lei che credeva di aver fatto una sola figura di merda...

Vaticanopoly 2.0

13 Commenti »

Anche se la vicenda mi è costata almeno un paio di diottrie, sono felice di presentarvi la versione 2.0 del Vaticanopoly, con un tabellone perfezionato e i contratti dettagliati, in modo che il tutto sia interamente giocabile.
Buon divertimento.











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